E’ inutile, non si può rimanere indifferenti rispetto a quanto è accaduto nel comune di Trani.
A pochi passi da noi.
Perchè poi accade che, fin quando qualcosa non ci tocca da vicino, è sempre qualcosa che non ci riguarda più di tanto.
E allora poi capiamo che Roma, Milano, Venezia, Bologna, e mille altre inchieste (e quante ancora verranno fuori) sono figlie dello stesso delitto: contro il “bene comune”, la Politica.
Non si risolve il problema attaccando la Politica, ma facendo più Politica. Quanto sia complicato spiegare questa idea, oggi come oggi, è una difficoltà che non nascondo e che spinge, personalmente, ad interrogarmi.
Ci sono momenti in cui la facilità nel dare risposte corrisponde all’incapacità di farsi domande.
Credo che, a questo punto, sia il caso di farsene qualcuna…non quelle semplici e ipocrite, ma quelle difficili. Quelle facili le lascio alle “anime belle”, quelle ipocrite alle “anime brutte”. Scriveva Franco Cassano che le anime belle “osano dare lezioni di nuoto senza essere mai entrare in acqua, le altre pretendono di mantenersi a galla affogando gli altri”.
Non si distinguono più i mezzi e i fini. Manca il senso della misura. Non si sanno usare i freni. Il compromesso è la regola. E’ il trionfo di “cosa è utile per me (e di quelli vicino a me)”.
Nelle mie riflessioni parto da qui. Scomodamente, perchè il dito puntato è sempre l’arma dei deboli. No, non è questo il tempo dei benpensanti, dei portatori di verità. E’ il momento di essere esempi positivi: se non ci sono, andare a cercarli; se non si ha la forza per esserlo, fare un passo indietro.
Per questo dico una sacrosanta verità che non è quella secondo cui “sono tutti uguali”. Perchè equivale ad un annuncio di morte. Leggetela bene… non c’è senso di speranza in quella frase. E la Politica, come la vita, è speranza. In un progetto, in un sogno, in una missione. La corruzione è una storia che il mondo non ha mai smesso di conoscere. Basta posizionarsi dall’altra parte.
Alzi la mano chi non ha mai fatto un viaggio senza fermarsi. Sostare un pò, capire dove andare è un impegno, grande come la responsabilità che si sente quando hai pesato la fiducia di tante persone. Alle stesse a cui è arrivato il momento di chiedere un confronto comune. Piccolo, per farlo poi più grande. I livelli sono tanti. E riguarda tutti, nessuno escluso.
Si vince riportando alla luce l’etica, parola dimenticata. L’etica si studia e, semplicemente, non esiste se non c’è “educazione all’etica”. E, come ogni insegnamento, non è nulla se non lo si mette poi in pratica.